
Bene, no? Un dittatore, un assassino in meno, che calca questa terra martoriata.
E allora perchè, vedendo le immagini dell’esecuzione, mi pervade sempre quella sensazione di profonda ingiustizia, di qualcosa di sbagliato che sta avvenendo?
Il male chiama altro male. Il bene non esiste senza il male. Uccidere non è la soluzione.
Chiamatelo karma, giustizia divina, bilancia morale, chiamatelo come vi pare, ma uccidere qualcuno è sempre uno sbaglio, per me.
Certo che uccidere è uno sbaglio..è la stessa sensazione che ho provato guardando il th stamattina..è vero, è stato un uomo importante anche se nel senso sbagliato in quanto assassino e dittatore, ma strumentalizzarne così la morte..è pur sempre un uomo…
Anche questo è un omicidio.
In mezzo a questo orrendo gioco delle parti mi ha fatto sorridere una affermazione di Bush: ‘Un atto di giustizia che lui negava alle sue vittime”.
Un cultore della morte come Bush che ha sulla sua coscienza più morti di Saddam Hussein e che da governatore del Texas ha giustiziato (brutto termine per definire l’omicidio di stato) più persone di quelle ammazzate da Veight nella strage di Oklahoma City.
Saddam non era un santo, ma come mai non gli è stato fatto il processo sui gasati iraniani uccisi per conto degli USA? Nel 1985 Rumsfeld a Bagdad affermò che Saddam era il più fedele alleato degli USA nella zona.
Vedo che la sensibilità delle persone è molto, molto più sviluppata di quella dei presunti giornalisti.
Condivido quello che dite.
ciao
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