Si, si, le petizioni online non servono ad una sega, ma che lo fai a fare, e cicì e ciciò. Sapete che vi dico? Male non mi ha fatto. Il blog è mio e ci metto le iniziative che mi pare. Voi che leggete, se leggete ci sarà un motivo (a parte voi che siete arrivati qui cercando "veline striscia" su google immagini, anche se probabilmente non state leggendo questo ma un post di quattro anni fa, vabbè), e questo motivo spero sia che pensiate che io scriva, almeno talvolta, cose interessanti… Allora date una lettura veloce al testo di questa petizione e decidete se firmare o no, e arrivederci.
Anti Digital Divide ha deciso di lanciare una petizione per reagire agli attacchi offensivi e diffamatori ai danni della rete e di chi la utilizza, perpetrati dai giornalisti Filippo Facci, Paolo Granzotto, Giampiero Mughini con la complicità delle testate, il Giornale, Libero e la trasmissione Televisiva Porta a Porta. I giornalisti affermano che la rete non esiste, è il peggio del nostro paese, i navigatori sono dei subacculturati, sono i bruti e gli informi di Nietzsche, ignoranti nell’anima, invidiosi sociali ecc ecc. Queste offese sono arrivate dopo che la rete ha dimostrato di essere in grado di superare e scavalcare i mezzi di stampa tradizionali e organizzare un manifestazione nazionale, che ha coinvolto più di un milione di persone, senza che giornali e TV ne parlassero. Molti giornalisti nel giudicare il V-day, evento che senza internet non sarebbe stato possibile, hanno dato più importanza ai vaffa e alle battute che alle centinaia di migliaia di persone coinvolte ed ai temi affrontati. Hanno parlato di mancanza di stile, di forma, per poi usare pesanti parole e offese molto gravi contro i manifestanti e la rete. Si è parlato per giorni della BATTUTA Prodi-Alzheimer, come di una cosa gravissima, per poi non accorgersi che tra i naviganti della rete, pesantemente offesi, ci sono migliaia di malati, anche di Alzheimer, che grazie alla rete possono fare molte cose che altrimenti gli sarebbero precluse. Nella rete ci sono milioni di persone che, GRATUITAMENTE, mettono a disposizione la loro conoscenza, preparazione, offrono il proprio aiuto, organizzano eventi, manifestazione, per tutelare i diritti delle persone. Quindi le offese ai danni di chi naviga in rete sono da ritenersi molto più gravi rispetto alla battuta di un comico.
Noi ci sentiamo direttamente chiamati in causa, studenti, padri e madri di famiglia, lavoratori e non, giovani e meno giovani, col nostro poco tempo libero da 3 anni tentiamo di fare qualcosa per noi stessi e per il prossimo. Queste offese sono un attacco alle nostre scelte e alla nostra etica. Non siamo stupidi, non siamo subacculturati, non siamo classisti come chi ci attacca. Siamo persone che operano senza onori o stipendi foraggiati dalla politica o dalle lobby di potere come chi va a blaterare insignificanti offese in tv o sui giornali, siamo semplici utenti che si impegnano perchè qualcosa possa migliorare e perchè l’informazione, un giorno, sia davvero libera ed a portata di tutti.
Per questo chiamiamo a raccolta tutto il popolo della rete per dimostrare diversamente da quanto dicono alcuni giornalisti, che la rete ESISTE e che è in grado di difendersi e reagire alle offese e alle falsità che i poco illuminati Le hanno lanciato sfruttando i mezzi di comunicazione tradizionali.
FIRMATE NUMEROSI
http://prorete.antidigitaldivide.org
E visto che siete stati bravi ed avete letto fino a qua, vi regalo una foto gattosa.
PS: se tutto va bene il prossimo post sarà quello che annuncia la messa online de "L’ultimo Giorno", il nostro ultimo cortometraggio.