Idea per uno spot sull’abbandono estivo dei cani
SCENA 1, auto, interno giorno.
Il padrone guida, lo sguardo fisso davanti a sé. Si sforza di non pensare a quello che sta facendo; questo gli causa l’aggrottamento della fronte.
Sul sedile del passeggero, accanto a lui, vediamo uno splendido esemplare di Canis Bastardus, un cane di cui è difficile isolare la razza, ma che dispone di un bellissimo paio di occhioni dolci e acquosi, con cui guarda il padrone, serio. Sa cosa sta per fargli, ma non lo odia per questo.
SCENA 2, campagna, esterno giorno.
L’auto marcia piano su una strada sterrata, in mezzo a boschi dagli alberi antichi, sperduti nel nulla. Un fiumiciattolo costeggia la stradina. L’auto raggiunge uno spiazzo posto sul lato destro della strada, rallenta e si ferma. Lo sportello del passeggero si apre, ne scende poco dopo il cane. Questo si gira verso il padrone, si siede e lo guarda fisso. Guaisce, in un ultimo disperato atto convincitivo.
SCENA 3, auto, interno giorno.
Il padrone guarda il cane, con lo stesso sguardo forzatamente duro che tanto si è allenato a tenere negli ultimi giorni. Si allunga verso lo sportello del passeggero e lo chiude. Volge lo sguardo innanzi a lui, mentre innesta la marcia, e sgasa via.
SCENA 4, campagna, esterno giorno.
All’ombra dei grandi alberi, il cane guarda l’auto ripartire, senza inseguirla. Poi il suo sguardo cade sul greto del fiumiciattolo che costeggia la strada. Sull’acciottolato bianco, mezzo avvolto da alghe verdastre e viscide, c’è un grosso barile arrugginito, con su stampato il simbolo delle scorie radioattive. C’è un grosso buco su un lato, da cui un tempo è forse colato il liquame verde fosforescente che forma la pozzanghera posta sotto di esso. Il cane si avvicina, improvvisamente incuriosito da quella festa di odori pungenti. Comincia a lappare dalla pozzanghera.
SCENA 5, auto, interno giorno.
Il padrone del cane, in auto, tira un forte sospiro. Scuote la testa, poi accende lo stereo. Parte "Friends will be friends" dei Queen, sul ritornello. L’uomo spegne lo stereo, scocciato. La coda del suo occhio attira la sua attenzione sullo specchietto retrovisore. Una grossa forma verde e nera, indistinta, padroneggia il centro dello specchio. L’autista si volta, sul suo volto terrore e sorpresa.
SCENA 6, campagna, esterno giorno.
Il cane mutato, ora alto cinque metri, deambulante su due zampe e ricoperto di muscoli e artigli e zanne, ma sempre riconoscibile dalle orecchie flosce e dalle macchie caotiche che caratterizzano la sua razza bastarda, sta velocemente guadagnando terreno verso l’auto del suo vecchio padrone. La lingua gli spenzola dalla bocca, nei suoi occhi solo cieca follia.
Il mostro raggiunge l’auto, ne strappa via il tettino con una zampata, prende l’autista con l’altra zampa e lo ghermisce tra le sue zanne. Vediamo questa scena da dietro, con schizzi di sangue rosso che sprizzano dietro la montagna verde di muscoli del cane.
Dissolvenza in nero.
Appare la scritta
SCRITTA
Viviamo in uno strano, imprevedibile mondo.
Segue la seconda parte della scritta
SCRITTA
Meglio essere prudenti.
FINE.
Alla fine sei andato a vedere Hulk?
No, ci vado domenica, da solo, mentre tutto il resto del mondo conosciuto vedrà l’Italia.
Ciao gays come va???

quanto tempo è che nn ci si sente??? che novità ci sono?
io vi voglio bene ancora eh
p.s. Anta culo e culo chi non lo dice

Ah ma sei vivo? Anche noi ti vogliamo ancora tanto tanto male
:bacio:
Da che buco sei strisciato fuori?!
Bello spot….ma chissà perchè ho idea che nessuno ti comprerà l’idea
Ma chi è sto Araporn, e come mai lo conoscete?
)
(
Infatti l’ho messo sul blog
Non la comprerebbe nessuno perchè gli spot sull’abbandono degli animali son sempre incentrati sul creare pena e tristezza in chi li guarda.
Secondo me non funzionano, sarebbe interessante provare a fare uno spot più divertente/ironico e vedere se cambia qualcosa.
Forse è più efficace utilizzare una bella cagnazza mezza ignuda
Eh no, in quel modo non limiti l’abbandono dei cani, lo incoraggi (“molla il cane in autostrada e vatti a scopare una bella porca!”)!
Sei un pubblicitario fallito Antani
Ma che dici.
”
Bella porca:”OHHHHH Che bel caneeeeee…è tenerissimoooo…mi fa venire voglia di scopare
Problema risolto
Ma che dici te, se fai una pubblicità con un cane e una gnocca il cane chi lo nota? A parte le donne e i froci, che in quanto categorie più sensibili sono già di per sé portate a non abbandonare i cani per strada, ma a farlo fare ad altri quando loro sono girati dall’altra parte (
).
Miiii ma quanto sei pignolo… meglio una bella gnocca aggratis che l’ennesimo spot inutile, ma poi che parlo a fare visto che manco ce l’ho la televisone?