Bello con riserve, e comunque da rivedere in lingua (e magari con meno sonno addosso).
Bello perché tanto per cominciare, è un film che ha una sua dignità a prescindere dal fatto che sia uno Star Wars, cosa che Il risveglio della Forza non ha.
È sostanzialmente un film di guerra ambientato nell’universo di Lucas. Non faccio paragoni con altri film di guerra, in particolare uno, perché si rischia lo spoiler.
Mi è piaciuta la regia, mi è piaciuto l’uso “modesto” del protagonista femminile, che qui è praticamente un co-protagonista, più che la figura centrale che è Rey in episodio VII; è una cosa che enfatizza gli altri personaggi e immedesima di più nell’idea del “gruppo di ribelli” come vero protagonista.
Mi sono piaciuti molto gli effetti speciali, anche qui usati senza sboronerie e sprechi.
Mi sono piaciuti molto i cameo dei vecchi personaggi, anche qui usati con intelligenza e simpatia senza calcare troppo la mano.
Peter Cushing ricostruito è incredibile.
Le scene di Darth Vader sono ottime, l’ultima da sola vale il prezzo del biglietto.
Le riserve.
Via il dente, via il dolore: la prima metà mi ha annoiato.
Introduzione molto molto lunga, che alla fin fine non racconta nemmeno molto dei personaggi o della storia. È la cosa che più mi preoccupa di una eventuale seconda visione.
I dialoghi non mi sono piaciuti, in generale. Molte frasi fatte, molte ovvietà, a volta sono inutilmente descrittivi, a volte sembrano frasi incongruenti con il personaggio che le pronuncia. Ma soprattutto, manca il ritmo, il botta e risposta che ha sempre caratterizzato Star Wars. Capisco che il tono del film è ben diverso da tutti gli altri, ma davvero un po’ più di brio non avrebbe guastato.
Anche la costruzione dei personaggi l’ho trovata riuscita a metà. Il design funziona alla grande, e personaggi come Chirrut li ami alla prima occhiata (la versione sarcastica di C3PO un po’ meno). Poi, però, non ritrovi sufficiente materiale per approfondire la loro conoscenza e amarli davvero fino in fondo. Sono un po’ buttati là.
In generale, manca una vera narrazione emotiva. Non si crea mai quel legame empatico con i personaggi. A volte sembra che ci si debba sentire tristi o coinvolti perché sì.
Sono piccole falle di scrittura, regia e recitazione che sommate insieme danno questo risultato.
Non mi hanno convinto le musiche di Giacchino, compositore che amo tantotantotanto. Forse le devo ascoltare meglio, però.
Il doppiaggio italiano non mi è piaciuto, sia come voci che come missaggio. Alcune voci sembrano sparare sopra altre, sembra un lavoro tirato via.
Per me, un buon inizio. Il VERO nuovo inizio di Star Wars. Un primo passo nella direzione giusta, ovvero raccontare, come dice il sottotitolo, “una storia di guerre stellari”. Si tratta di un fan film ad alto budget e ufficiale, realizzato da fan per altri fan, cioè ESATTAMENTE quello che dovrebbe essere SW, invece di una marchetta commerciale.
Non è un perfetto film di Star Wars, ma ci va parecchio vicino.
Ah: io una serie su “Chirrut e Baze, gli ultimi guardiani del tempio” la guarderei.
Il problema del film tipologia “fanmade” è il meta, per cui un occhio del regista guarda in camera e un altro ammicca al pubblico; ma cmq non se ne esce, non si può pretendere di essere Grandi a questa generazione di registri, accontentiamoci del bravi, che è già qualcosa. In questo senso il film è buono, lascia perdere le marchette commerciali, non ne esci neanche da li.
Visto stasera. Non è pessimo ma francamente è prolisso e spezzettato nella prima parte e troppo retorico e smielato nella seconda. Come dici nella recensione, le varie apparizioni dei personaggi del passato sono davvero emozionanti.